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Via dei Novale, 1
30033 Noale (VE)

Lunendì - Venerdì
09:00 / 13:00
15:30 / 19:30
Sabato
09:00 / 13:00

Via dei Novale, 1 30033 Noale (VE)

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Perù nella Valle Sacra degli Inca

Machu Pichu probabilmente rappresenta il sogno di ogni viaggiatore: camminare tra le rovine Inca, osservare le nubi del mattino innalzarsi dalla giungla e coccolare simpatici alpaca sono esperienze che lasciano il segno. Specie se l’hai sognato fin da bambino, come Marco, il viaggiatore che si è rivolto a noi per l’organizzazione di questo itinerario in Perù e che è tornato in Italia carico di racconti e di emozioni.

Perché forse quello che non si aspettava è che il Perù è sì Machu Picchu, ma è anche molto altro: montagne dal colore arcobaleno, squisita ceviche, pisco sour super fruttati e canyon ancestrali. Un viaggio da 0 a 5.200 metri di altitudine che passa alcuni degli scenari più belli del Perù per culminare nella Valle Sacra degli Inca al cospetto di quello che probabilmente è il più affascinante sito archeologico del mondo.

Le tappe dell’itinerario di viaggio in Perù

Di cose da vedere in Perù ce ne sono tante, forse troppe, per questo motivo, appena Marco è entrato in agenzia, abbiamo capito che era un viaggiatore infaticabile e che non era spaventato dal ritmo del viaggio, ma che ai trekking preferiva la cultura e il contatto con la popolazione. Così abbiamo studiato per lui un itinerario che toccasse alcuni dei punti più iconici del Perù, tralasciando invece escursioni che – seppur bellissime – non rappresentavano il suo desiderio di viaggio.

Ovviamente si tratta sempre di una scelta di compromesso: per vedere tutto il Perù non basterebbe una vita, ma in due settimane di viaggio si possono visitare tantissimi luoghi con una buona organizzazione alle spalle e tanta voglia di esplorare.

Il viaggio di Marco è iniziato a Lima che, oltre ad essere la capitale, è una città bellissima e super colorata che mixa l’architettura coloniale di Plaza San Martin e Plaza de Armas, con i tunnel sotterranei del Monastero di San Francisco e i quartieri bohemien di Miraflores e San Isidoro.

Ma Lima è anche una città con un trascorso storico importante e per questo la guida parlante italiano ha saputo valorizzare al meglio questo primo di assaggio di Perù, prima di partire alla volta di Paracas percorrendo la celebre Panamericana che costeggia la costa del Pacifico dove le dune di sabbia si perdono tra Oceano e montagne vertiginose.  

Paracas è infatti il punto di partenza per la navigazione alle isole Ballestat, abitate da una miriade di specie di volatili come pellicani, cormorani, pinguini e da una grandissima colonia di buffi leoni marini.

Per Marco avevamo inserito nell’itinerario la possibilità di sorvolare le misteriose Linee di Nazca, immensi geoglifi raffiguranti piante e animali immerse nell’arida pianura, visibili solo dall’alto (alcuni raggiungono i 300 metri di lunghezza) e risalenti tra il 500 a.C. e il 500 d.C. Le foto che ha fatto parlano chiaro: si tratta di uno dei più grandi e affascinanti enigmi della terra.

Le città del Sud America sono spesso piccole e trascurabili, ma non è questo il caso di Arequipa, conosciuta come “la Città Bianca” per i suoi splendidi edifici in sillar, la roccia vulcanica che tradisce la sua posizione: ai piedi dei maestosi vulcani di Misti, Chachani e Pichu Pichu.

Una chicca che abbiamo inserito nel viaggio di Marco è stata la visita al Colca Canyon, una delle gole più profonde del mondo dove vivono indisturbati lama, alpaca, condor andini (l’apertura alare è sconvolgente) e dove si trovano alcune terme naturali dove tuffarsi per rilassarsi qualche ora dalle emozioni del viaggio.

Ma se vuoi entrare in contatto con la popolazione, una delle mete imperdibili di un itinerario in Perù è il Lago Titicaca che, con i suoi 3810 mslm, è il lago navigabile più alto del mondo. Qui è obbligatorio dedicare la giornata all’escursione in barca sul lago tra le isole galleggianti degli Uros, gli indigeni che vivono qui su isole e case costruite in canna di giunco.

Grazie alla guida, è stato facile entrare in contatto con la popolazione: il mate de coca servito dalla padrona di casa è stata una delle esperienze più forti del viaggio perché simbolo di un desiderio autentico di condivisione.

E Machu Picchu? Ci siamo quasi, ma prima la tappa obbligatoria è Cusco, il cui nome, in lingua quechua significa “ombelico del mondo”. E un motivo c’è, perché la città è stata davvero la culla degli Incas e le grandiose rovine del sito Ollantaytambo lo dimostrano tutt’ora.

Ma Cusco è anche la porta d’accesso per Aguas Calientes, la città dove sorge Machu Picchu, la città perduta degli Inca, scoperta solo nel 1911. Era questo il sogno di viaggio di Marco e per questo motivo avevamo scelto insieme di tenerlo alla fine dell’itinerario di viaggio in Perù, in modo che fosse un’escalation di emozioni, eppure, una volta varcati i cancelli del parco, lo scenario che si trova di fronte è… a dir poco nebbioso! Troppe aspettative? Forse, ma anche con la nebbia, passeggiare tra le rovine inca e scoprire la storia di questo luogo mitologico è stato magico! E proprio quando si stava avvicinando l’ora di uscita, ecco che le nebbie lasciano spazio ad un cielo terso che rende possibile ammirare Machu Picchu dall’alto in tutto il suo splendore!


10 Giugno 2023